5 CHIAVI DI LETTURA DELL’ AGILE MARKETING

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Ho partecipato nei giorni scorsi al Meetup organizzato da Interlogica dal titolo “You me and #Agile” e ho portato la mia esperienza rispetto all’applicazione concreta dell’Agile Marketing in azienda.
Qui cerco di dare 5 chiavi di lettura che i Marketing Manager, Digital Strategist e CEO dovrebbero tenere in considerazione quando approcciano Agile Marketing.

I principi e  i valori su cui si fonda Agile Marketing, così come descritto nel Manifesto,  indicano le persone e le relazioni come elementi  imprescindibili. Per questo motivo il primo step, ancora prima di pensare a strategie e strumenti è “dedica tempo alle persone”.

1 – DEDICA LA GIUSTA ATTENZIONE ALLE PERSONE

Permetti loro di formarsi. Accompagna e sostieni i membri del team all’interno del progetto affinché partecipino in maniera attiva alla creazione di valore.
Dedica tempo al confronto personale, aperto e interattivo, riducendo l’utilizzo dei canali tradizionali come email e telefono e promuovi l’impiego di strumenti visuali come post-it, flip chart e white board da fissare alle pareti.

2 – MANTIENI IL FOCUS SUL VALORE CHE DAI AL MERCATO

Scegli task e priorità in modo da portare concretamente valore al mercato ad ogni rilascio attraverso la riduzione degli sprechi, e applica in modo ragionato una kanban board che abbia ben evidente il WIP Limit (Work in Progress Limit). Ti aiuterà a comprendere quanto stai mettendo “a magazzino” (pensa alle attività iniziate ma non finite che hai sulla scrivania.. quante sono? Forse troppe) e quanto in realtà stai portando sul mercato.
Stop starting, Start Finishing.

3 – COINVOLGI I TUOI CLIENTI

Clienti e marketers devono essere presenti durante l’intera vita del progetto, già dalla fase iniziale. È vero che  il marketing è ipotesi, ma la visione del cliente non deve mai mancare.
Anche nelle fasi finali, durante le quali si verifica insieme, magari con l’utilizzo in ambiente “demo” che simula la campagna di marketing.
Lifeʼs Too Short to Build Something Nobody Wants. (Ash Maurya)

4 – MISURA QUELLO CHE FAI

La formula di McGlaughlin’s ti permette di dare un valore alla probabilità che  il tuo cliente ha di acquistare da te:

Ragionare su queste variabili è fondamentale per tutto il team, che troverà la chiave di lettura giusta per definire strategia e tattica  efficace rispetto al prodotto/servizio (da Lean Agile Marketing: How to Become Agile and Deliver Marketing Success, Olajiga Femi).

5 – AGILE MARKETING NON È GROWTH HACKING E VICEVERSA

Questa  è una domanda che al Meetup ha scosso gli animi e ci ha fatto riflettere parecchio.
Agile Marketing è un approccio che si basa su principi e valori che permettono alle persone di crescere e di sfruttare l’intelligenza collettiva per ottenere il migliore risultato possibile. Le aziende che decidono di adottare Agile stanno applicando una trasformazione profonda a livello organizzativo, e spesso hanno bisogno di un Coach che li aiuti a farlo.

Agile si realizza combinando strumenti  e framework che consentono di:

  • lavorare in modo Visuale;
  • facilitare la Condivisione delle informazioni con i clienti interni ed esterni;
  • migliorare la crescita personale dei membri del team lavorando sia sulle hard che sulle soft skill;
  • applicare il Learning by doing è molto produttivo e rende il lavoro in team fonte di contaminazione.

Growth Hacking  è un mindset che fonda i suoi principi sull’analisi dei dati.
Al team che applica il Growth Hacking si chiede di sperimentare costantemente, analizzare i dati e trovare il miglior modo (tecnico) per far crescere il business in termini di: utenti attivi e/o fatturato e/o visibilità del brand.. Growth Hacking é mindset e tanta tanta operatività.
Un team di Growth Hacking può lavorare anche senza sperimentare Agile Marketing e viceversa.

Ti starai allora chiedendo: perché li hai messi insieme nelle varie esperienze di consulenza in azienda?
Perché Credo nella capacità delle persone di costruire valore quando lavorano insieme.
Scambiarsi competenze con continua attenzione al mercato e alle sue evoluzioni rende le organizzazioni più flessibili e reagiscono ai cambiamenti del mercato allentando le frizioni.

Non credo sia possibile abbracciare l’operatività veloce della continua crescita e sperimentazione (Growth Hacking) senza che questa sia supportata da persone in grado di coglierla e trasformarla in opportunità per se stessi e per il business.

A mio avviso il Growth Hacking senza Agile rischia di creare spaccature forti nel Team abituato ad un lavoro a silos invece che orizzontale.

Deborah Ghisolfi è Agile Marketing Consultant, Growth Hacker e Business Coach. Fondatrice di BeRelevant le aziende in un percorso di consulenza e formazione per creare una strategia digitale efficace, aiutando a validare il modello di business con esperimenti e survey.

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