SHA2017, noi c’eravamo

SHA2017 …COS’È? PERCHÉ NE PARLIAMO? PERCHÉ DOVEVAMO ASSOLUTAMENTE ESSERCI ANCHE NOI?

Partiamo innanzitutto dal nome, SHA, acronimo di Still Hacking Anyway, è solo l’ultima di una serie di sigle che si sono susseguite dal 1989 ad oggi. Tante edizioni, ad ognuna un nome diverso; tanti luoghi, ma un unico grande evento: un enorme hacker camp con migliaia di persone da tutta europa che si riuniscono ogni 4 anni in Olanda.
Con circa 4.000 mila partecipanti e più di 300 fra talk e workshop, SHA2017 si conferma uno dei raduni più importanti e stimolanti del mondo hacker europeo.

Quest’anno le Embassy dei diversi paesi sono state chiamate a dare il loro apporto all’organizzazione dell’intero festival. In questo contesto l’Italian Hacker Embassy ha contribuito con un fitto programma di talk che si svolgevano all’interno di un tendone appositamente allestito.

Collaborazione, condivisione e creatività sono tre parole fondamentali che ispirano la convivenza della comunità; l’hacking è il principio ispiratore, il senso fondamentale dell’esistenza di questo evento.

Abbiamo partecipato allo SHA2017, uno tra i camp hacking più importanti della scena hacker europea. Hacking è Interlogica e il camp è la nostra anima.
Come avremo modo di raccontarvi, con la pubblicazione delle video interviste girate durante il camp, il termine hacking ha un significato molto più ampio di quanto siamo abituati a credere, che non si applica al solo mondo dell’informatica ma abbraccia una moltitudine di persone ed azioni decisamente sfaccettate.

Sostanzialmente possiamo mettere sotto il cappello dell’hacking tutti coloro che, per attitudine, studiano in profondità la struttura delle cose e ne trasformano forma e funzione, diventando così, a tutti gli effetti, co-creatori del mondo che li circonda.

Per questo possiamo definire hacking tanto l’insieme dei metodi e delle tecniche volte a conoscere e modificare un sistema informatico, quanto la trasformazione di una vecchia poltrona da salotto in una comodissima spider su 4 ruote.

Questo è lo spirito che caratterizza tutti gli hacker camp e che ha permesso allo Sha2017 di crescere reinventandosi giorno dopo giorno, grazie al contributo di tutti coloro che vi hanno partecipato.

L’hacking è anche il background da cui siamo nati; è ciò che tuttora ispira il nostro lavoro e che ci ha formato quando, ancora giovani, preferivamo smontare i computer piuttosto che uscire a giocare con gli amici.

Hacking è quello che facciamo tutti i giorni, è ciò che ci mantiene capaci di guardare oltre quello che esiste per immaginare ciò che ancora non esiste.